La Chiesa - La Via Crucis
11° Pannello:
"GESÙ VIENE INCHIODATO ALLA CROCE"
È stato evitato volutamente l'atto in cui vengono posti i chiodi. È un atto di angoscia volgare e troppo facilmente scenografico e rappresentativo. È stato scelto l'attimo dopo in cui la croce viene sollevata con il Cristo già posto con i chiodi.
La croce è trascinata con corde da più persone. La figura a sinistra rappresenta un uomo assai robusto che guarda l'altro dalla pane opposta addetto anch'esso al sollevamento della croce. Quasi uno che dirige l'operazione. Questo personaggio rappresenta la "forza": la forza bruta senza anima, senza ragione, le gambe allargate nello sforzo fisico e il torace ampio indicano quasi una gioia sportiva nel sollevare un peso con molta facilità. In alto un altro personaggio trascina la croce legata a corde che si è passato attorno al corpo per una più sicura "presa". Si volta a guardare con la "coda dell'occhio" se può già partire. In basso un altro del gruppo che ha appena inchiodato i piedi alla croce, posato il mazzuolo, si guarda le mani sporche del sangue di Gesù, ed ha un momento di raccapriccio. per ciò che ha appena compiuto. È quasi sbalordito per ciò che ha fatto,... forse si è già pentito. Il suo atteggiamento è quasi scimmiesco. L'uomo assassino più animale che umano.
 
12° Pannello:
"GESÙ INNALZATO SULLA CROCE"
Il Crocefisso occupa tutta l"area in alto della composizione. Appena decentrato sulla sinistra del pannello, senza più vita, guarda con gli occhi chiusi il gruppo sotto di Lui.
Alla Sua sinistra una delle tre donne è sola. Si copre il viso con le mani. Il suo dolore è chiuso dentro se stessa.
In basso una donna del gruppo, inginocchiata. parla a Gesù e il suo gesto ci dice la sua disperazione. A destra la Madonna si rifugia sul petto di Giovanni che ha accolto l'invito del Maestro... "Ecco tua madre!" Giovanni l'abbraccia e implora nel contempo Gesù.
La scena è muta... senza voci e lascia vivere un momento di silenzio profondo. Anche i colori non brillano più.
 
13° Pannello:
"GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE"
Un gruppo di figure attorno al corpo senza vita del Cristo. Ognuna di esse compie un suo gesto in una azione coordinata a far calare sino a terra con tanta cautela il corpo sacro del Cristo. Senza più vita le sue membra sono soltanto arti meccanici che si spostano e pesano verso il basso. La testa è cadente in avanti per la posizione in cui si viene a trovare, le braccia ciondolano rattrappite, il torace è svuotato per mancanza dell'aria, tutto il corpo è abbandonato alla morte. Questo è sottolineato dall'azione che invece si svolge attorno. Ogni figura ha un suo atteggiamento, una sua intenzione di lavoro e seppur nei volti scavati e contriti si legge la pena, nelle membra che operano si sottolinea la vita. Dietro al gruppo di tre persone, altre osservano e lavorano per questo episodio.
 
14° Pannello:
"GESÙ È SEPOLTO"
Tutta la composizione è in diagonale. Questo sottolinea l'idea dell'azione che qui si compie. La sepoltura.
La figura di Gesù è retta da un uomo in ginocchio che la sta adagiando a terra. Maria abbraccia il Figlio in un dolce e struggente abbraccio, il suo gesto accompagna verso il basso il corpo di Gesù in sicronia con quello dell'uomo in ginocchio che lo regge. Dietro altri due uomini tengono un telo in cui è deposto il corpo e che poi servirà a coprirlo. Nel fondo altre figure seguono senza respiro questa scena.
La colorazione di questo pannello esclude del tutto il colore e diviene plumbea, quasi una notte calata su tutte le cose.
 
15° Pannello:
"GESÙ È RISORTO"
Tutto il pannello è dedicato a Gesù.
Niente poteva intervenire in una scena come questa. Niente di più che la figura del Cristo che vince la morte.
La figura del Cristo occupa tutta la parte centrale del pannello. La prospettiva dal basso è stata usata per aumentare l'effetto di elevazione del corpo. La testa è rivolta a guardare il cielo e la visione per chi guarda è dal sotto.
L'abbraccio del Cristo che risorge è un'espressione di vita e di forza.
È un abbraccio rivolto al Padre che nella sua posizione obliqua, vuole indicare il passaggio dalla morte alla vita, dalla terra al cielo.
Il telo che lo copre si apre dietro di Lui in forma circolare come una grande aureola, in un vortice ordinato di pieghe che apre un fondo nuovo.
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